Un parco per il porto. Riqualificazione dell’area ex Italcementi
Valutazione di fattibilità per la redazione delle disposizioni strutturali e degli indirizzi per la “Riqualificazione delle aree dismesse all’intorno del sistema portuale e in particolare per l’area ex Italcementi”
coordinatore progettuale
committente:
Comune di Civitavecchia
coordinatore progettuale:
Orazio Carpenzano
sindaco:
Ernesto Tedeschi
assessore ai Lavori Pubblici:
Roberto D’Ottavio
advisor ASP Finance SpA:
Ing. Giulio Iorio
Dott. Francesco Battista
coordinatore responsabile:
Alfonso Giancotti
progettazione paesaggistica:
Fabio Di Carlo
analisi sullo stato di fatto e storia del compendio:
Edoardo Currà
collaboratori di ricerca:
Claudia Ricciardi
Roberta Manno
Marco Tanzilli
localizzazione:
Civitavecchia (RM)
Il programma strategico individua le linee per la definizione delle invarianti strutturali indicando gli spazi di densificazione o rarefazione dei sistemi territoriali (polarità, margini e perimetri di rigenerazione) e gli elementi della continuità delle reti ecologiche e ambientali (puntuali, lineari e territoriali); organizza le connessioni necessarie a garantire l’accessibilità agli spazi e le infrastrutture degli spostamenti di mobilità dolce (pedonali, ciclabili o di trasporto pubblico) collegati alla pianificazione della mobilità sostenibile del Comune. Lo strumento individuato ha al momento valore di indirizzo senza alcuna prescrizione di valore normativo e di vincolo nella trasformazione del territorio ma propone disposizioni strutturali finalizzate a delineare gli indirizzi dell’assetto del territorio comunale e ad indicare le trasformazioni strategiche comportanti effetti di lunga durata. Recepisce le indicazioni generali della Amministrazione Comunale in materia di indirizzi per il miglioramento dei telati infrastrutturali, definisce inoltre le indicazioni utili a: ricostruire i corridoi ambientali ed ecologici e le potenziali connessioni paesaggistiche, a recuperare i tessuti urbani degradati migliorando la qualità delle connessioni e degli spazi pubblici nonché proponendo percorsi di rigenerazione urbana; a limitare il consumo di suolo e a tutelare l’identità culturale dei luoghi e del territorio sulla base della ricognizione della vicenda storica che ha portato all’attuale configurazione dell’area.