Lallunahalalone
2008
Allestimento scenografico per lo spettacolo LALLUNAHALALONE
presso il Teatro Vascello in Roma
PROGETTO REALIZZATO
committenza:
Compagnia ALTROEQUIPE
Lucia Latour [coreografie]
Orazio Carpenzano [architetture]
David Barittoni [musiche]
Marco Donati [motion capture]
Mounir Zok [motion capture]
Flaviano Pizzardi [motion graphics]
Andrea Carfagna [regia video]
progetto:
Orazio Carpenzano
con Alessandra Di Giacomo
[LINK] http://altroequipe.org/
Nel 2008 LALLUNAHALALONE si è generato in assenza di Motion Capture. Attraverso questo shock necessario, è stato possibile modificare gli orientamenti della ricerca, che ha assunto e posto in primo piano la figura del NURBOIDE.
I performer danzanti di ALTROEQUIPE riprendono nel laboratorio coreografico il tema della non gravità, molto caro alla danza di Lucia Latour, e nel sistema Nurbs dei software 3D la ricerca ritorna alla sostituzione del tradizionale modello anatomico del corpo umano, che si sostituisce in traiettorie virtuali. Le Nurbs principali saranno tre: una riguarda la spina dorsale e le altre riguardano sostanzialmente il sistema delle braccia e delle gambe che passano attraverso linee generative in alcuni punti, cosiddetti control-vertex, cioè le giunture che sono date dalle ginocchia, dai gomiti, dalle spalle, dalle anche e cosi via.
Lo spazio e quindi dell’architettura di questa ricerca è pervaso dalla compartecipazione tra densità sia reale e densità virtuale, tant’è vero che nella scena si attuerà e si realizzerà una duplicazione dell’architettura, una duplicazione che entrerà in un rapporto di con-fusione con gli altri sistemi generativi.
I performer danzanti di ALTROEQUIPE riprendono nel laboratorio coreografico il tema della non gravità, molto caro alla danza di Lucia Latour, e nel sistema Nurbs dei software 3D la ricerca ritorna alla sostituzione del tradizionale modello anatomico del corpo umano, che si sostituisce in traiettorie virtuali. Le Nurbs principali saranno tre: una riguarda la spina dorsale e le altre riguardano sostanzialmente il sistema delle braccia e delle gambe che passano attraverso linee generative in alcuni punti, cosiddetti control-vertex, cioè le giunture che sono date dalle ginocchia, dai gomiti, dalle spalle, dalle anche e cosi via.
Lo spazio e quindi dell’architettura di questa ricerca è pervaso dalla compartecipazione tra densità sia reale e densità virtuale, tant’è vero che nella scena si attuerà e si realizzerà una duplicazione dell’architettura, una duplicazione che entrerà in un rapporto di con-fusione con gli altri sistemi generativi.