Nuovo complesso per le Biotecnologie di Sapienza
progettista incaricato
Sapienza – Area gestione edilizia
RUP: Claudio De Angelis (L. Orazi fino a luglio 2012)
Dirigente: Paola Di Bisceglie
progettista incaricato:
Raffaele Panella
Orazio Carpenzano (dal 16.02.2016)
coordinatore artistico:
Rosario Gigli
coordinamento tecnico-progettuale:
Maurizio Alecci
altre figure professionali:
Andrea Grimaldi, Paola Guarini, Manuela Raitano [Gruppo di progettazione architettonica del DiAP]
Renato Masiani, Cesare Tocci, Giuseppe Lanzo [Progetto Strutturale e Geotecnico]
Gabriele Scarascia Mugnozza [Relazione geologica]
Rodolfo Araneo, Ezio Santini [Progetto Impianti elettrici, illuminotecnici e speciali]
Vincenzo Naso [Progetto Impianti meccanici e idrico-sanitari]
Livio De Santoli [Progetto impianto di cogenerazione]
Fabrizio Orlandi [Progettazione energetica e sistemi bioclimatici]
Domenico D’Olimpio [Studio di fattibilità ambientale]
Gianfranco Carrara [Computi metrici, schemi di contratto e capitolati]
Maurizio Petrangeli [Coordinamento della sicurezza in fase di progettazione]
Il progetto dell’Edificio per le Biotecnologie mediche e farmaceutiche e Tecnologie avanzate, sito in Pietralata nell’area dell’ex SDO, si riferisce al primo lotto funzionale di un intervento più vasto previsto da Sapienza Università di Roma per dare una sede adeguata ai numerosi gruppi di ricerca nel settore delle Biotecnologie. Una volta completato, potrà ospitare corsi di insegnamento per 2.500 studenti e strutture laboratoriali per 720 ricercatori.
Per la progettazione Sapienza ha inteso utilizzare le risorse intellettuali e tecniche del proprio personale, affidando al Dipartimento di Architettura e Progetto (DiAP) la redazione del progetto.
L’area oggetto dell’intervento si colloca nel quadrante Est della città di Roma, Municipio IV, in un grande vuoto urbano scarsamente edificato e caratterizzato dalla presenza di antiche cave di tufo, donde il nome alle vie che penetrano l’area nel mezzo, in particolare, la via delle Cave di Pietralata che si prolunga in via della Pietra Sanguigna.
La struttura dell’insieme è caratterizzata dall’impiego di una tipologia a pettine, della quale il “dorso” costituisce il limite sulla via mediana (che taglia in due il lotto, separando lo Studentato dall’Edificio delle Biotecnologie) e i “denti” affacciano a Sud, sulla città costruita. I vuoti tra i “denti” del pettine sono costituiti da corti strette e lunghe e da Serre, in modo da consentire l’illuminazione e la ventilazione degli ambienti lateralmente. La fabbrica è costituita da un “basamento” di due piani piuttosto compatto e da uno sviluppo successivo in verticale più libero, come consentito dalle norme di piano. Il basamento si offre architettonicamente come una grande murazione in pietra che obbliga ad alcune regole sulle bucature, generalmente piccole e ripetute, comunque tagliate di netto nella pietra.