RIF – Museo delle periferie – progetto definitivo
responsabile scientifico e coordinatore generale
IN CORSO
committenza:
Città Metropolitana di Roma Capitale
fondi NextGenerationEU
Risorse per Roma
Agenzia del Demanio
attività di consulenza tecnico scientifica:
Facoltà di Architettura – Sapienza Università di Roma
responsabile scientifico e coordinatore generale:
Orazio Carpenzano
coordinamento gruppo di progettazione:
Eliana Cangelli
progetto architettonico:
Orazio Carpenzano
Fabio Balducci
Paolo Marcoaldi
con
Andrea Parisella
Fabrizio Marzilli
progettazione tipologica, tecnologica e ambientale degli edifici R5
Spartaco Paris
Michele Conteduca
con Valerio Fonti, Matteo Macchi, Carlo Vannini, Mariangela Zagaria
spazi aperti e paesaggio
Fabio Di Carlo
con Wei Chen, Maria Chiara Libreri
impianti ed efficientamento energetico
Fabrizio Cumo
con Filippo Beretta, Lorenzo Villani
strutture
Francesco Romeo
Francesco Currà
con Andrea Lucchini e Marta Lembo
urbanistica
Carlo Cellamare
con Francesco Montillo
stima dei costi
Francesco Tajani
con Rossana Ranieri
link:
Museo delle Periferie
Inside Art
L’Osservatore Romano
Consumatore.com
Sveja (intervista radiofonica)
A seguito degli approfondimenti progettuali sulla proposta preliminare per il RIF – Museo delle periferie, avanzata nel 2022 per il Piano Integrato Tor Bella Monaca – Tor Vergata, si è reso necessario intervenire nuovamente sull’assetto del museo e sulla sua collocazione all’interno della corte nord del grande edificio a redént progettato da Piero Barucci ed Elio Piroddi nel comparto R5. Il nuovo assetto prevede la contrazione dimensionale degli spazi ad uso del museo, che conservano l’articolazione nella quota ipogea della corte nord ma, differentemente dalla proposta precedente, vengono addossati al piano interrato del braccio ovest su Via dell’Archeologia, coinvolgendo il basamento preesistente ad una trasformazione d’uso in favore delle funzioni connesse al museo. Il nuovo Museo delle Periferie costituisce quindi l’elemento di unione tra via dell’Archeologia e la corte nord del comparto R5, il cui ingresso, in asse con la corte, recupera gli ambienti ipogei posizionati al piano interrato, definendo un nuovo sistema di accessi per le residenze e per gli spazi pubblici del nuovo museo.
Due cordonate, rispettivamente su via dell’Archeologia e nella corte, consentono di accedere al livello inferiore dove sono collocati il foyer, le aree espositive e la sala polivalente affacciati sul grande patio.
Attraverso un sistema di scale e ascensori è possibile raggiungere internamente anche le funzioni pubbliche collocate a livello zero su via dell’Archeologia: il bookshop, la caffetteria, gli uffici, i laboratori e la biblioteca del museo.