Casa dei Cantautori
coordinatore di progetto
committenza:
I.R.E. S.p.a
progettisti:
Orazio Carpenzano
Tommaso Pallaria
Alessandra Di Giacomo
gruppo di progettazione:
Federica Cenci
Andrea Parisella
altre figure professionali:
Studio Azzurro [allestimenti multimediali]
link:
Casa dei cantautori
Procedura negoziata per l’affidamento del servizio di progettazione, con opzione per l’eventuale affidamento della direzione dell’esecuzione tecnica, degli allestimenti della “Casa dei Cantautori”.
Oggetto dell’allestimento della “Casa dei Cantautori” a Genova, riguarda sei Cantautori Liguri (Fabrizio De André, Gino Paoli, Ivano Fossati, Bruno Lauzi, Umberto Bindi e Luigi Tenco). Il Bando specifica inoltre la doppia valenza che dovrà assumere il “museo”, ossia contenere un sistema multimediale capace di custodire la carriera artistica dei cantautori dove si potranno ovviamente esercitare esperienze immersive e sensoriali, e allo stesso tempo pensare alla Casa come un luogo di produzione scientifica e didattica per cui concepire spazi per laboratori, sale di registrazione ecc.
Il guscio architettonico dato è l’Abbazia di San Giuliano, un antico complesso posizionato sul lungo mare in una zona di grande valore paesaggistico. All’esterno il complesso si presenta in una scrittura romanico-gotica ed è costituito da tre elementi principali: la chiesa con l’ingresso lato mare, il campanile a bande bianche e nere con una cuspide piramidale e quattro pinnacoli e il convento con il suo piccolo chiostro.
Le scelte che il progetto indirizza all’esterno del complesso sono riducibili alle problematiche della riconversione funzionale in termini di accessibilità tra le quote del piano di calpestio del porticato e il primo livello. Abbiamo infatti concepito il nuovo ingresso al museo attraverso l’inserimento di un ascensore che garantisce l’abbattimento della barriera architettonica portato qui per non avere interferenze con gli spazi interni voltati e per essere subito un elemento di accoglienza contenuto dalla porta della Casa.
La Porta della Casa dei Cantautori si presenta come un elemento spalancato alla città e al mondo; sarà connotato da un colore scuro che denuncia la sua condizione additiva al volume preesistente e al tempo stesso, richiama le decorazioni del campanile e il portale di pietra nera dell’Abbazia. L’intradosso della nuova soglia sarà invece in color oro e la superficie spalancata verso l’esterno potrà essere utilizzata come un mega schermo dove visualizzare immagini e comunicazioni di vario tipo. Il percorso origina da qui e si dipana per due traiettorie principali: la prima al piano terra, inter-puntata dallo spazio del cortile da destinare ad allestimenti temporanei, performance ed la seconda al primo livello.
Nel primo layer narrativo si sviluppano le storie di tutti i cantautori e poi man mano gli allestimenti relativi ai singoli. Il percorso tra questi strati è libero ma orientato: le sale dei sei cantautori Liguri ruotano attorno allo spazio porticato dove si sono ricavate anche funzioni di carattere laboratoriale e di studio sulla storia del cantautorato italiano e le sue aree geografiche. Vicino al nuovo ingresso si concentrano i servizi gli uffici, l’archivio e i laboratori di produzione. Al primo piano l’ascensore sbarca in prossimità della caffetteria con la sua terrazza panoramica che diviene snodo dei percorsi tra piano terra e primo.
Proponiamo di coprire lo spazio del chiostro attraverso un sistema composto da un traliccio poggiato sul bordo superiore della copertura in grado di raccogliere il telo disposto su un solo ordine radiale di cavi per consentire un rapido mutamento di assetto da aperto a chiuso e viceversa. Appena al di sotto di esso un disco tessile, che porta l’impronta di un vecchio vinile, diventa il cielo del cortile che durante gli eventi potrà essere bagnato dalle immagini digitali e in altri casi farsi specchio per duplicare e riflettere i visitatori. Una grande macchina scenica che è lì per apparire quando necessario, ma anche per scomparire rapidamente.