Corso Trento e Trieste a Lanciano
Riqualificazione del sistema pubblico di Corso Trento e Trieste a Lanciano
coordinatore scientifico e progettuale
PROGETTO REALIZZATO
Contratto di servizio Laboratorio ArCO / Comune di Lanciano
committente:
Comune di Lanciano
coordinamento scientifico e progettuale:
Orazio Carpenzano
Mosé Ricci
Filippo Spaini
gruppo di progettazione:
Fabio Balducci
Nicola Di Biase
Armando Iacovantuono
Rossana Lamanna
Giulia Radaelli
localizzazione:
Corso Trento e Trieste, Lanciano (CH), Italia
[PUBBLICATO SU]
Mattia Mezzetti. Calpestare la storia. In “PROGETTI”, n.Speciale Abruzzo, 2020.
Mosé Ricci. The resistance of architecture at the time that everything and nothing changes. In “Esempi di Architettura”, vol.5, n.2, 2018, pp. 4-13, ISSN 2384-9576.
Orazio Carpenzano. La strada tatuata. In “AND”, n.33, dicembre/giugno 2018, pp. 66-67, ISSN 1723-9990.
Ilia Cilento. Urban Carpets. In “Platform Architecture and Design”, n.21, 2018, pp. 23-27, ISSN 2420-9090.
Orazio Carpenzano. Il Campo e la strada. Progetti rigenerativi per nuove ritualità collettive. In “L’industria delle costruzioni”, n.467, maggio-giugno 2019, pp. 82-87, ISSN 0579-4900.
Il progetto deriva da una convenzione tra il Comune di Lanciano, lo studio RicciSpaini Architetti Associati e il Dipartimento di Architettura e Progetto della Sapienza Università di Roma che introduce al tema della riqualificazione del Sistema Pubblico di Corso Trento e Trieste.
La natura dell’incarico si incentra sulla riqualificazione dell’asse urbano per la sua completa ridefinizione come ambito pedonale relazionato agli usi commerciali e per le grandi manifestazioni culturali e religiose.
L’intervento di nuova pavimentazione dell’intero Corso Trento e Trieste mira a restituire coerenza semantica alla direttrice urbana, ora penalizzata da un uso promiscuo pedonale/veicolare, esaltando il carattere formale rettilineo dell’asse: un grande tappeto, formalmente concluso, connotato da una precisa geometria, che si estende nella sua tessitura di sfondo sull’intera carreggiata, riammagliandosi ove possibile alla pavimentazione esistente in lastre di basalto.
La restituzione di identità e dignità formale dell’asse si risolve in una operazione di ridisegno pavimentale che riprende alcuni motivi decorativi della tradizione abruzzese e li trasfigura per renderli sfondo della scena urbana in cui si rappresentano le relazioni tra i cittadini, i vecchi e nuovi riti collettivi.
In ordine a favorire una maggior sicurezza per i pedoni, verranno pareggiate le quote degli attuali marciapiedi con quelle della sede carrabile, intervento funzionale anche all’eliminazione delle barriere architettoniche.
Il progetto prevede una forte integrazione delle modalità di fruizione del Corso in termini di agibilità, fatti salvi i mezzi di igiene urbana, soccorso e forze dell’ordine, i mezzi di rifornimento merci (in fasce orarie prestabilite), l’assoluto divieto di sosta, il coinvolgimento di aree adiacenti interdipendenti per l’accessibilità. All’interno del nuovo sistema sono state altresì studiate opportune modalità di fruizione commerciale e pedonale attraverso la presenza di strutture adeguate alla sosta pubblica legata alla presenza di servizi commerciali. Il progetto dello spazio pubblico viene attraverso le componenti di luce, colori e materiali, affrontando tematiche innovative sul risparmio energetico e connettività wireless alle reti informatiche.
Iniziati nel dicembre 2017, i lavori dovrebbero concludersi entro il mese di agosto 2018 per una spesa complessiva di 1.300.000 €.